Verifica dei redditi dichiarati per la determinazione dei canoni…
Via ai controlli incrociati sulle autocertificazioni 2001. Dai primi accertamenti rilevato un 14% di nuclei familiari in posizione irregolare.
L’Azienda Casa Emilia-Romagna della Provincia di Rimini informa che, nell’ambito delle proprie attività di controllo, effettuate ai sensi del DPR 445/2000, ha avviato una verifica dei dati dichiarati dagli utenti in occasione della prevista verifica dei requisiti per la permanenza nell’ERP. Infatti, secondo quanto previsto dalla normativa regionale vigente, per la determinazione dei canoni di locazione, l’Acer richiede ogni anno ai propri utenti di produrre la documentazione riguardante la situazione reddituale e patrimoniale del nucleo familiare (attestazione ISE-ISEE). Ciò avviene, nella maggior parte dei casi, attraverso la presentazione della dichiarazione sostitutiva unica da parte degli assegnatari.
Al fine di contrastare e prevenire la possibilità di anomalie e di dichiarazioni non veritiere rese talvolta con lo scopo di ottenere l’applicazione di un canone di locazione più basso di quello realmente dovuto, l’Acer ha attivato un programma di verifiche incrociate tra i dati dichiarati dagli utenti all’Azienda e quelli dichiarati dagli stessi all’Anagrafe Tributaria e all’Ufficio del Territorio. Le verifiche sono state effettuate sulle dichiarazioni relative all’anno 2001.
I controlli, che interesseranno tutti i 1764 nuclei assegnatari di ERP nella provincia di Rimini, stanno procedendo per gruppi omogenei.
Il primo scaglione sottoposto a verifica è stato quello della cosiddetta Fascia di Protezione (redditi dichiarati compresi entro i 7.500 euro) corrispondente a 490 nuclei familiari (n° 895 utenti verificati). Dai controlli effettuati sono emerse le seguenti anomalie: 68 nuclei hanno presentato dichiarazioni non conformi ai dati verificati presso l’Anagrafe Tributaria, mentre 2 nuclei sono risultati titolari di diritti di proprietà - non dichiarati – su beni immobili. Il fenomeno delle irregolarità nelle dichiarazioni sui redditi si attesta in questo primo gruppo attorno al 14% dei nuclei. Gli utenti in questione hanno dichiarato all’Acer complessivamente redditi ISE per 2.422.144 euro mentre dall’accertamento effettuato risultano titolari di redditi ISE per 2.814.323 euro. Ne risulta un’evasione ISE di complessivi 392.169 euro pari al 17% sul totale dichiarato.
Ecco il dettaglio per Comune sulle anomalie reddituali rilevate: 52 nuclei a Rimini; 6 a Cattolica; 3 a Santarcangelo; 2 rispettivamente a Misano e Riccione; 1 rispettivamente a Coriano, Gemmano e Montecolombo. Sono invece risultati proprietari di immobili non dichiarati 1 nucleo di Misano e 1 di Morciano.
“Purtroppo dobbiamo constatare come il fenomeno delle dichiarazioni non veritiere non sia riferibile solo a qualche caso isolato, né tanto meno solo all’ERP – commenta Franco Carboni, Presidente Acer Rimini – Ciò è già accaduto anche per altre prestazioni sociali, come nel caso degli accertamenti fatti dal Comune di Rimini per la richiesta dei buoni scolastici. La convenzione, stipulata con il Ministero delle Finanze, per la consultazione telematica dell’anagrafe tributaria e con l’Agenzia del Territorio per effettuare controlli sulle proprietà immobiliari, ha reso possibile per l’ACER, dal 2004, l’utilizzo di strumenti, certo non risolutivi ma molto utili, per accertare la situazione reddituale e patrimoniale degli assegnatari di ERP, che intendiamo utilizzare in modo sistematico e continuativo.
L’ACER, nella sua qualità di Ente Gestore, si è fatta carico di effettuare la suddetta attività di controllo sia in ottemperanza alle leggi nazionali che agli accordi contenuti nell’intesa provinciale sulla determinazione dei canoni, approvata dal Tavolo di Concertazione Provinciale in data 30/07/2003 e recepita dai singoli Comuni, dalla Provincia e dalle organizzazioni sindacali.
Riteniamo peraltro che questa iniziativa possa contribuire ad evitare situazioni di disparità ed ingiustizia sociale a danno di assegnatari ligi, corretti e puntuali nel dichiarare quanto effettivamente percepito, nonché nei confronti di coloro che pagano affitti di mercato e sono iscritti nelle graduatorie Comunali in attesa di assegnazione. Senza contare che l’assegnazione di un alloggio ERP costituisce già di per sé una rilevante prestazione sociale e pertanto non è ammissibile alcuna forma di “furbizia”. Per chiarire meglio il concetto si tenga conto che in questa Fascia di Protezione, salvo la presenza di ospiti o conviventi, i canoni variano da 30 a 75 euro mensili. Cifre che difficilmente giustificano simili irregolarità!”.
Per i nuclei che presentano irregolarità è previsto il ricalcolo del canone, in base all’effettiva situazione reddituale e patrimoniale riscontrata, per il periodo compreso tra ottobre 2003 e dicembre 2004, con conseguente addebito. I nominativi degli evasori verranno inoltre comunicati ai Comuni affinché possano compiere le relative verifiche ed assumere i provvedimenti più opportuni che, nei casi più gravi, possono arrivare fino alla decadenza dall’assegnazione dell’alloggio.
Ci sono infine da considerare gli aspetti di carattere penale dovuti a quella che a tutti gli effetti è una falsa dichiarazione. In alcuni casi è stato appurato dalla verifica che l’anomalia è stata causata da errori, dimenticanze o refusi e che pertanto non c’è stato dolo. Per la maggior parte dei casi, invece, l’Acer – in obbligo alle disposizioni vigenti - sta provvedendo a trasmettere la relativa documentazione alla Procura della Repubblica di Rimini in quanto la falsità ideologica è un reato perseguibile per legge.
Gli accertamenti proseguiranno ora con le dichiarazioni di assegnatari inseriti in fasce di reddito superiori fino a coinvolgere tutti i nuclei familiari di Erp nella Provincia di Rimini.
Concluse le verifiche sulle autocertificazioni 2001, l’Acer si attiverà per prendere in esame quelle relative agli anni successivi.
Per informazioni: Gabriele Pizzi Ufficio Stampa Acer Rimini - 335/6781722 - stampa@acerimini.it
Pubblicata il: 09/03/2005