DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELL\’ACER CESARE MANGIANTI IN MERITO AI FINANZIAMENTI NAZIONALI SULLA CASA.


I 550,00 milioni di euro per l’emergenza casa, previsti nella finanziaria 2008 iniziano a dare i suoi frutti. Le regioni, le Province, i Comuni e le Aziende Casa stanno predisponendo sulla base dell’art. 21 (programma straordinario di edilizia residenziale pubblica) del decreto legge n°158 del 1° ottobre 2007, i primi programmi di intervento.
Il DL prevede che i finanziamenti siano finalizzati prioritariamente: a) al recupero e all’adattamento funzionale di alloggi di proprietà degli ex Iacp o dei Comuni, non occupati; b) all’acquisto o alla locazione di alloggi, nonché all’eventuale costruzione di alloggi, da destinare prioritariamente a soggetti sottoposti a procedure di sfratto, con reddito lordo familiare inferiore a € 27.000.
Gli interventi devono essere immediatamente realizzabili.
Sulla base di questi criteri L’assessore Regionale Luigi Gilli, si sta orientando sul ripristino degli alloggi pubblici, che tuttavia, a nostro parere non dovrebbero esaurire le poche risorse disponibili (32,3 milioni di euro a disposizione, per la Regione, nella ripartizione nazionale) poiché con questo intervento non si aumenta l’offerta complessiva di appartamenti pubblici per le famiglie in forte disagio abitativo e si interviene su un parco alloggi che potrebbe essere autofinanziato dai Comuni e delle ACER attraverso i canoni di ERP. Senza contare il fatto che è in corso di realizzazione il programma regionale 2003-2004, in base al quale furono stanziati 110 milioni di euro su scala regionale, per fare fronte alle esigenze manutentive del patrimonio di ERP in tutta la regione.
Sarebbe invece più opportuno mettere in campo proposte e progetti nuovi che comprendano il recupero di edifici pubblici, attualmente destinati ad altri usi, l’acquisto di alloggi a prezzi convenzionati, oppure pensioni, alberghi e colonie dismesse, che potrebbero essere riconvertiti ad uso abitativo. Senza contare le opportunità che si possono aprire per la costruzione di nuovi alloggi. In questo contesto si segnala la possibilità, per l’area riminese di mettere in campo almeno due progetti: uno riguarda Riccione che può acquistare a prezzi convenzionati, da un privato, una palazzina di 10 alloggi; mentre Rimini potrebbe rimettere in pista il contratto di quartiere dell’ex macello (55 alloggi) che ha un forte rilievo di carattere urbanistico ed ambientale, al quale verrebbero associate funzioni sociali rilevanti che comprendono la sede del quartiere, lo spazio giovani, spazi a disposizione delle associazioni che operano sul territorio, ecc. ed al quale noi siamo particolarmente affezionati avendone condiviso le finalità e la progettazione. Si tratta di un progetto già approvato dal Consiglio Comunale e che ha passato il vaglio di ammissibilità al bando regionale- nazionale, ma che è misteriosamente scomparso dal programma degli investimenti sociali del Comune di Rimini.

Presidente ACER Rimini
Cesare Mangianti

Pubblicata il: 29/10/2007