Bilancio Preventivo e al Piano Triennale degli investimenti di ACER


Recuperare per costruire il meno possibile. E' questo il messaggio principale che emerge dalla relazione del Presidente Cesare Mangianti, al Bilancio Preventivo e al Piano Triennale degli investimenti di ACER, presentati alla Conferenza degli Enti, promossa dalla Provincia - che si è svolta oggi alla presenza del Presidente Stefano Vitali, di sindaci e rappresentanti dei 27 Comuni, del presidente Mangianti e del Direttore Generale Franco Carboni - e che ha approvato anche due ordini del giorno sugli appalti per le nuove edificazioni e sui limiti di reddito per l'accesso agli alloggi.

Nella relazione il presidente Mangianti ha centrato a lungo l'attenzione sull'Alta Valmarecchia, principale novità di questo bilancio, sottolineando che “si tratta di una zona che, specialmente negli ultimi anni, è stata praticamente abbandonata dalla Regione Marche. Una zona per la quale, dunque, servono forti investimenti, in particolare per favorire i servizi alla persona”. Dal punto di vista della casa “dobbiamo porre la massima attenzione al recupero e riutilizzo del patrimonio edilizio esistente, e limitare al massimo le nuove costruzioni, a tutela dell'ambiente”.
Un'attenzione questa, che Mangianti ha auspicato comunque per l'intero territorio provinciale, perseguibile in vari modi. “Dobbiamo cercare di aumentare il turnover degli alloggi. In questo momento il limite Isee per entrare in un alloggio Erp è di circa 34mila euro. Ma il limite per la permanenza nell'alloggio è di circa 51mila euro. Dobbiamo abbassare questo limite a quello d'ingresso, cioè ai 34mila euro di Isee, altrimenti, come sta accadendo, l'alloggio Erp diventa una specie di diritto acquisito per sempre. Invece chi è in grado di camminare con le proprie gambe deve farlo. Perciò abbiamo proposto un odg, approvato all'unanimità, in cui chiediamo alla Regione Emilia Romagna di allineare questi due limiti. Se così fosse, passeremmo dall'attuale percentuale di turnover degli alloggi Erp, che è del 3 per cento, praticamente inesistente, al 20 per cento, che significherebbe 402 alloggi, nell'anno di prima applicazione, rimessi in circolo per chi ne ha davvero bisogno. Potremmo, conseguentemente, limitare fortemente le nuove costruzioni”.
In linea con questo ragionamento anche il contrasto delle autodichiarazioni mendaci: coloro cioè che dichiarano un reddito più basso per restare nell'alloggio o per pagare canoni più bassi del dovuto. Si tratta di un'attività che va avanti da anni: per l'anno 2004 si contarono 173 autodichiarazioni mendaci per un'evasione di 616mila euro. Con gli anni però i “furbetti” sono costantemente calati: 117 per 404mila euro nel 2005, 96 per 482mila euro nel 2006, fino ai 64 (per 335mila euro) rilevati quest'anno, relativamente al 2007. “E' prova – ha spiegato Mangianti – che l'attività di contrasto funge da deterrente. Vorrei ricordare che a fronte di questi comportamenti scorretti i Comuni potrebbero applicare anche sanzioni pecuniarie aggiuntive, oltre al recupero degli affitti non pagati (peccato che il Comune di Rimini non lo faccia) e che si potrebbe arrivare anche alla decadenza del diritto all'alloggio per chi fa l'autodichiarazione mendace, oltre alla segnalazione penale”.
Non è mancato ovviamente, da parte del presidente, un cenno preoccupato alla crisi che sta toccando anche il territorio riminese, e che si sostanzia in un aumento dei casi di morosità: per il 2011 potrebbero toccare il 9 per cento. Sempre nell'ottica di contrasto della crisi, il presidente ha auspicato il massimo impegno nella realizzazione di alloggi destinati al canone calmierato e anche nella stipulazione, coi privati, di contratti di locazione a canone concordato.
Infine, per quanto attiene alle nuove costruzioni, il secondo ordine del giorno, anche questo approvato all'unanimità, auspica che alle ACER venga concessa una maggiore flessibilità rispetto ai bandi: “Utilizziamo ormai – ha detto Mangianti -, ogniqualvolta ciò è possibile, appalti non al massimo ribasso ma con l'offerta economicamente più vantaggiosa, per cercare di metterci al riparo da fallimenti e abbandoni di cantiere, come quelli che, purtroppo, recentemente ci sono capitati. Ma i margini di flessibilità che ci concede la Regione rispetto al costo al metro quadro, sono molto limitati: se fossero un po' più ampi potremmo operare con maggior incisività da questo punto di vista, andando anche incontro alle aziende locali, che non sono solite utilizzare il lavoro nero”.

Di seguito si riportano anche gli altri temi trattati nei documenti presentati alla Conferenza degli Enti.
Alta Valmarecchia. Novità più rilevante, relativa al 2010, l'ingresso in Provincia di Rimini, e quindi nella sfera d'attività di ACER Rimini, dei sette Comuni dell'Alta Valmarecchia: Novafeltria, Sant'Agata Feltria, Pennabilli, San Leo, Casteldelci, Maiolo, Talamello. E rispetto ai quali, come noto, ACER ha stipulato con ERAP ed i Comuni (l'Azienda Casa di Pesaro) una concessione di servizio per gestire il patrimonio immobiliare della zona: 100 alloggi di proprietà di ERAP ed altri 53 dei Comuni. Anche in virtù di questo accordo ACER sta iniziando ad occuparsi dell'adeguamento degli alloggi agli standard emiliano romagnoli, e ha in corso un confronto coi sette Comuni per impostare piani di recupero e ristrutturazione degli edifici pubblici da riconvertire ad uso abitativo. Tradotto, in Alta Valmarecchia migliorerà l'esistente e si sta già pensando a come ampliare la dotazione di alloggi.
Canoni Erp. Le normative prevederebbero che in ogni comune la manutenzione degli alloggi Erp avvenisse con i fondi ricavati dai relativi affitti. Al momento non è così, e a soffrirne di più sono i piccoli Comuni. Perciò 11 Comuni hanno già proceduto ad un aumento dei canoni che ha portato la media provinciale dai 109 euro del 2004 alla previsione di 126 euro nel 2011. L'auspicio è che questa operazione, che tra l'altro va anche nella direzione di trovare un più giusto equilibrio tra assistenzialismo e cura del patrimonio, sia effettuata al più presto anche dalle altre realtà territoriali, a partire da Rimini, che da sola contempla la metà del patrimonio abitativo ACER della provincia, e in cui il canone medio è ancora tra i più bassi: 109,59 euro.
I servizi gestiti da ACER. La situazione di crisi economica avrà una ripercussione, si prevede, anche sul servizio di Agenzia per la Locazione, che ACER svolge in favore degli Enti Locali e di altre istituzioni. Come noto tale servizio prevede la presa in carico di alloggi privati sul mercato dell'affitto, da parte di ACER che funge poi anche da garante per i proprietari, spuntando prezzi il più possibile favorevoli. Attualmente gli alloggi gestiti da ACER con questa modalità sono 271, si prevede che nel 2011 scendano a 247. Mangianti ha lodato il Comune di Rimini per aver attivato il “Protocollo d'intesa per la promozione del contratto di locazione a canone concordato” e per il sostegno alle famiglie sotto sfratto per morosità dovuta alla crisi. In tal senso saranno anche cercate nuove forme di collaborazione ed intese con gli operatori privati per promuovere l’ housing sociale, anche attraverso l’uso dei fondi immobiliari gestiti dalla Cassa Deposito e Prestiti, sia nazionali che regionali, a fronte dell'esaurimento di fondi pubblici nazionali. Con il servizio di Amministrazione di condominio, gestito da ACER con fini di risparmio, trasparenza, contenimento dei conflitti negli edifici, l'Agenzia ha in carico 101 condomini per un totale di 1.544 alloggi, sia pubblici che privati: obiettivo per il 2011 è quello di arrivare a 110 condomini (erano 50 nel 2006).
Nuove costruzioni e manutenzioni. I cantieri aperti negli anni scorsi, in seguito alla richiesta di finanziamento in Regione per la costruzione, a livello provinciale, di 419 alloggi, consentiranno di rendere utilizzabili, nel 2011, 220 alloggi così distribuiti: Rimini 178 alloggi (80 a Viserba, 42 a Torre Pedrera, 56 a Gaiofana); Riccione 32 alloggi (via Berlinguer); San Giovanni in Marignano 10 alloggi. Nel 2012 si prevede la consegna di altri 145 alloggi a Rimini (89 a Viserbella e 56 a Tomba nuova) per un totale complessivo, a livello provinciale, di 365 alloggi in due anni. Peccato per le rinunce. Morciano ha rinunciato a costruire 6 alloggi per problemi urbanistici ed è andato male il bando regionale “Tremila abitazioni in affitto”: alcuni Comuni del Riminese avevano partecipato e ottenuto finanziamenti per 119 alloggi, ma hanno dovuto rinunciare a causa delle già citate difficoltà economiche. Bene invece il finanziamento del II Contratto di Quartiere a Rimini (ex Macello) con progettazione di 27 alloggi, e si sta valutando la fattibilità di altri progetti che metterebbero in campo 22 alloggi a Bellaria Igea Marina, 12 a Santarcangelo e 18 a Misano. Per quanto riguarda le manutenzioni straordinarie, l'obiettivo è quello di realizzare, nei prossimi anni, lavori per oltre cinque milioni e mezzo di euro, attinti da varie fonti di finanziamento; si aggiungono 924mila euro di manutenzioni ordinarie.
Patrimonio e dati di bilancio. A fine 2011 si prevede che ACER gestirà 2.825 alloggi (2.578 pubblici e 247 reperiti sul mercato privato). Il bilancio preventivo 2010 contempla voci di ricavi per 6.783.493 euro, e di costi per 6.490.996 euro, con uno scarto in positivo di 292.496 euro; con altri proventi l'utile al lordo delle tasse sale a 472.783 euro, che al netto diventano 302.581. Nei costi il personale (29 dipendenti) pesa per un limitato 20 per cento. Per quanto concerne gli investimenti, nel solo 2011, tra nuove costruzioni e manutenzioni, ACER gestirà oltre 45 milioni di euro.

Rimini, 7 dicembre 2010

Pubblicata il: 07/12/2010