Approvato il bilancio di previsione 2009, 52 milioni
per nuove costruzioni e manutenzioni
“caccia“ agli assegnatari “furbetti”
unire le forze per affrontare l’emergenza casa
Venerdi 19 dicembre 2008, un altro anno all’insegna della sana e corretta gestione per l’Acer di Rimini. Che per il 2009 lancia, tra l’altro, la prosecuzione del contrasto delle autocertificazioni mendaci da parte degli assegnatari, e un nuovo tipo di bando: non solo al massimo ribasso ma all’offerta economicamente più vantaggiosa. Oltre, naturalmente, ad un “patto per la casa” con gli enti locali, gli operatori privati e i soggetti no profit, a partire dalla Diocesi. E’ quanto emerge dal bilancio di previsione 2009 dell’Agenzia, presentato all’assemblea dei Sindaci, in Provincia, venerdì 19 dicembre, e dalla relativa relazione del presidente dell’Acer Cesare Mangianti.
Nell’anno 2009 Acer darà continuità alla costruzione di 479 nuovi alloggi (156 saranno consegnati entro il 2009) cui si aggiungeranno, sul fronte manutentivo, lavori di adeguamento recupero e ristrutturazione degli alloggi esistenti per complessivi 52 milioni e mezzo di euro. Continuerà inoltre l’attività di agenzia per la locazione, che Acer svolge per conto dei Comuni, e il 2009 dovrebbe essere l’anno che sancirà il definitivo passaggio, per tutti i Comuni della provincia, dal sistema della convenzione a quello della concessione ad Acer della gestione degli alloggi, che porterà tra l’altro, circa 360.000 euro in più nelle casse degli enti sotto forma di risparmi.
Il 2009 sarà inoltre anche l’anno della nuova regolamentazione per l’accesso e la gestione degli alloggi Erp. I nuovi regolamenti porranno attenzione, in particolare, alla mobilità da alloggio ad alloggio, alla morosità, all’occupazione illegale, al subentro, all’ospitalità nell’alloggio e alla coabitazione finalizzata all’assistenza. Viene riconosciuta la temporaneità dell’ospitalità negli alloggi Erp: non oltre due anni. Vengono rivisti i punteggi per entrare in graduatoria, che in passato avevano determinato alcune incongruenze. Va però sottolineato che per migliorare il sistema dell’edilizia residenziale pubblica sarebbe necessario che la Regione Emilia – Romagna apportasse alcune modifiche alla vigente L.R. 24/2001 che ha riformato il settore e di questo Acer più volte si è fatta portavoce. Attualmente si verificano infatti accumuli di assistenza impropria, ingiustificati. Soprattutto, il limite per la permanenza dell’Erp, oltre i 48.000 euro per due anni, difficilmente determina l’uscita dall’Erp. Insomma non vi è ricambio.
Altro dato di grande interesse che emerge è il numero di coloro che hanno presentato una documentazione reddituale irregolare: dai controlli effettuati dall’Acer su tutti gli assegnatari di Erp per l’anno 2005 risultano 117 assegnatari che hanno dichiarato redditi irregolari, per un’evasione complessiva di 404.013 euro, con ben 46 recidivi, per i quali può essere attivata la procedura di decadenza dalla locazione, che deve essere chiesta a cura dei relativi Comuni. Questi dati, peraltro in discesa rispetto agli anni precedenti, evidenziano la efficacia delle sanzioni adottate (denuncia per falso ideologico all’autorità giudiziaria, conguaglio dei canoni pregressi e sanzioni pecuniarie) e la necessità di procedere tutti gli anni a severi controlli e accertamenti.
Infine, nella propria relazione, il presidente di Acer Cesare Mangianti ha voluto richiamare l’attenzione su un elemento di novità che potrebbe modificare sensibilmente la questione degli appalti per la realizzazione di nuovi alloggi. La legge consente infatti appalti al massimo ribasso, o alla miglior offerta economica. Fino ad ora si è sempre optato per gli appalti al massimo ribasso che, di sicuro, sono garanzia di trasparenza e di massimo risparmio di risorse pubbliche al momento dell’aggiudicazione dei lavori, ma che poi possono avere l’effetto perverso (dimostrato dall’esperienza) di rallentamenti nell’esecuzione delle opere, talvolta di stop ai lavori, e magari di fallimento dell’impresa che si è esposta con un ribasso eccessivo.
Il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa comporta, invece, la determinazione di criteri di valutazione dell’offerta pertinenti alla natura, all’oggetto e alle caratteristiche dell’opera. Accanto all’elemento prezzo ve ne sono altri quali ad esempio la qualità dei materiali, il pregio tecnico, la data di consegna, l’organizzazione del cantiere, le garanzie e altro. Acer ha deciso di affidarsi a questa modalità operativa per l’appalto relativo alla costruzione di dieci alloggi nel Comune di San Giovanni in Marignano. Insomma non si guarda solo al prezzo ma anche alla qualità finale dei manufatti e si chiedono garanzie alle imprese. Una scelta impegnativa, quella di optare per questa seconda modalità operativa, ma che porta a maggiori garanzie di consegna degli alloggi nei termini e nelle condizioni previste, evitando contenziosi talvolta costosi, e che per di più favorisce una partecipazione più ponderata sia da parte delle imprese locali che di quelle provenienti da altre parti d’Italia e d’Europa.
Nel concludere il presidente Mangianti, riprendendo quanto già emerso nel convegno del 4 dicembre scorso, rilancia l’idea di un “patto per la casa” con tutti i soggetti interessati: Acer, gli enti locali, i costruttori, la fondazione CARIM, e soprattutto gli enti no profit, a partire dalla Diocesi di Rimini che, anche recentemente, ha mostrato molto interesse nei confronti del tema. Il concetto: Acer è pronta, chi altro ci sta?
Pubblicata il: 19/12/2008