ACER Rimini sui ritardi dei cantieri ERP



Rimini, 30 maggio 2007 – L’inchiesta giornalistica pubblicata in data odierna da alcuni organi di stampa locale sui record negativi dell’Acer di Rimini sollecita alcuni interrogativi: tutto qui? I ritardi nella realizzazione di opere pubbliche, senza alcun aggravio di costi rispetto al finanziamento iniziale, sono sprechi? Questi ritardi possono essere considerati “costi della politica”?
Rispondendo all’ultima domanda riteniamo che la questione dei ritardi non sia in alcun modo imputabile ai cosiddetti “costi della politica”. Le opere pubbliche sono da sempre a rischio di ritardo e l’Edilizia Residenziale Pubblica risulta ancora più esposta a questo tipo di problematiche a causa di meccanismi che le Acer non sono in grado di controllare: le disponibilità economiche sono limitate; i parametri economici per gli appalti, determinati dalla Regione, sono molto al di sotto dei prezzi medi di mercato; le gare d’appalto vanno esperite al massimo ribasso, criterio stabilito e codificato espressamente dall’attuale normativa statale sui lavori pubblici. A queste condizioni il numero delle imprese locali che partecipano alle gare si riduce notevolmente, mentre vi è una partecipazione ampia e numerosa di ditte che provengono da altre regioni d’Italia e spesso l’affidabilità di tali Aziende si rivela, alla prova dei fatti, del tutto relativa. Da ciò ne consegue che spesso le ditte appaltatrici falliscono o abbandonano il cantiere prima di concludere i lavori. “A questo proposito – precisa il Presidente Cesare Mangianti - abbiamo proposto già da alcuni mesi alla Conferenza degli Enti l’attivazione di un Tavolo Tecnico a livello provinciale per valutare l’adozione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, quale nuova formula di scelta dell’appaltatore che garantisca maggiormente la stazione appaltante. Ciò potrebbe consentire alle ditte locali di partecipare ai nostri appalti. Un confronto che speriamo di poter avviare quanto prima per uscire da questa situazione di rischio permanente”.
Anche nell’ERP riminese si sono purtroppo verificate situazioni incresciose di ditte che non si sono dimostrate all’altezza degli impegni assunti. Ma il lodevole impegno dei dipendenti Acer è da sempre quello di ridurre i disagi nei cantieri: sollecitando le ditte a concludere i lavori nei tempi stabiliti, applicando tutte le penalità contrattuali e nel caso di ritardi e, nell’accertata impossibilità di portarli a termine, trovare rapide soluzioni nei tempi tecnici consentiti. I risultati non sono mancati. Il tutto senza alcuno spreco di denaro pubblico in quanto, anche in caso di nuovo appalto, la spesa sostenuta dall’ente è sempre rimasta quella individuata nel finanziamento. Chiaramente il protrarsi dei lavori oltre i termini stabiliti rappresenta un disagio per gli utenti in attesa nelle graduatorie ma il vero spreco sarebbe non fare il possibile per riprendere e terminare i lavori con l’obiettivo di consegnare, anche se in ritardo, gli alloggi pubblici a chi ne ha diritto ed è in lista di attesa.
Via Novelli a Rimini non è l’unico caso di cantiere che ha subito ritardi per inadempimento dell’impresa aggiudicataria: i lavori per la nuova sede dell’Acer sono ora ripresi e si prevede la consegna per il prossimo autunno, così come per i 12 alloggi attigui. Gli 8 alloggi di Santarcangelo di Romagna, iniziati nel 2003 e riappaltati a causa dell’abbandono della ditta per fallimento, verranno consegnati il prossimo 16 giugno. I 6 alloggi di Cattolica, anche questi partiti nel 2003 e riappaltati in seguito a risoluzione contrattuale dovuta ad inadempienza dell’impresa, verranno terminati entro il prossimo luglio. I 6 alloggi di Bellaria, iniziati nel 2003, sono stati riappaltati a seguito della risoluzione per inadempimento dell’originaria impresa aggiudicataria e verranno terminati entro il prossimo settembre. Si aprono inoltre proprio domani, 31 maggio 2007, le offerte relative al riappalto dei lavori per n° 80 alloggi di Viserba.
Per evitare macroscopici errori di carattere divulgativo sarebbe inoltre opportuno leggere adeguatamente i dati contenuti nel recente Bilancio Consuntivo 2006 di ACER Rimini e nel Bilancio Sociale 1997/2007 IACP/ACER, da cui è facile comprendere che le differenze della produzione fra il 2001 ed oggi dipendono dal fatto che l’ACER, avendo passato la proprietà del patrimonio abitativo ai Comuni, non è più titolare dei canoni di locazione che pertanto non entrano a fare parte del bilancio corrente.
“In realtà, per come stanno le cose, a noi pare di fare miracoli - dichiara il Vice Presidente Carlo Alberto Celli, delegato alle nuove costruzioni e manutenzioni - nonostante le difficoltà, che riusciamo a superare con un forte impegno e grande determinazione di tutti, siamo riusciti a mantenere un profilo dinamico sia sul piano tecnico che sociale, conseguendo importanti risultati al servizio della collettività, chiudendo la legislatura 2001/2006 con oltre 600.000 euro di attivo, ed il decennio con la programmazione di 841 nuovi alloggi, di cui 357 già assegnati ed altri 504 in costruzione. Gli sprechi non abitano qui! “

L’Acer della Provincia di Rimini

Per informazioni: Gabriele Pizzi - Ufficio Stampa Acer Rimini - 335/6781722 - stampa@acerimini.it

Pubblicata il: 30/05/2007