ACER Rimini: Nota su Articolo 3/2/2006


Rimini, 3 marzo 2006 – In merito all’articolo “Aumenti di 50 euro negli affitti Acer” pubblicato in data odierna sulla Voce di Romagna – edizione di Rimini – mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni.
Proprio nella giornata del 2 marzo u.s. una famiglia composta da 4 persone che si trova sotto sfratto (l’ultimo accesso dell’ufficiale giudiziario è previsto il 21 marzo prossimo) si è rivolta ai nostri uffici per chiedere un consiglio e un aiuto nella ricerca di un alloggio: l’affitto che paga attualmente è di 500 euro al mese ma purtroppo ai prezzi di mercato non si trovano alloggi adeguati alle esigenze di questa famiglia al di sotto dei 600 euro mensili. All’interno del nucleo lavora solo il capofamiglia, operaio presso un’industria meccanica riminese con un salario mensile di 1.200 euro al mese.
Con tutto il doveroso rispetto verso chiunque si trova in una situazione di disagio abitativo riconosciuto, di fronte a questa storia di “ordinaria disperazione”, purtroppo sempre più diffusa, il caso a voi riportato stride fortemente. L’assegnatario in questione lamenta l’eccessiva sproporzione del passaggio del canone da 43 euro a 103 euro al mese. L’inquilino fornisce informazioni non esatte circa il calcolo Ise- Isee: per quanto riguarda l’ISE va precisato che il nucleo familiare in questione è passato da 4.047,00 euro annui del 2003 a 10.928,00 euro nel 2004.
Riguardo alle lamentele sul funzionamento degli indicatori economici occorre inoltre sapere che l’ISEE consente, tenendo conto di parametri sociali (nucleo familiare, figli minori ecc), solo di abbassare il reddito reale sul quale viene applicato il canone e mai il contrario. L’attuale canone, ai sensi della normativa vigente, viene calcolato sulla base dell’ultima dichiarazione dei redditi disponibile che, dal momento che l’accertamento è stato fatto nel 2005, è quella del 2004. Tuttavia se si verificano cadute di reddito, o aumenti, regolarmente dimostrati agli uffici competenti dell’Acer è sempre possibile operare un adeguamento.
L’inquilino chiede inoltre con una certa enfasi che vengano compiuti interventi e lavori di manutenzione. Verrebbe da rispondere: con quali risorse se i canoni incassati sono questi? Tuttavia per quanto riguarda lo stato di manutenzione dell’edificio e degli alloggi in questione (che è sempre stato di proprietà del Comune e non di Acer) gli interventi sono già da tempo previsti e rientrano, come tutti gli assegnatari interessati già sanno, nel programma di manutenzione finanziato per un importo di 730.000 euro. Superati gli ultimi adempimenti tecnici, i lavori avranno inizio nei prossimi mesi.
Tutto il resto rientra nelle regole di buona educazione e senso civico che riguarda ciascun assegnatario: non si può certo pretendere che l’Acer provveda a chiudere il portone d’ingresso la sera e, nel caso di edifici autogestiti, a tenere pulite le scale!

Il Presidente
Dott. Carlo Alberto Celli

Per informazioni: Gabriele Pizzi Ufficio Stampa Acer Rimini - 335/6781722 - stampa@acerimini.it

Pubblicata il: 03/03/2006