4. RIMINI: COMUNE E ACER INSIEME PER LO SPORTELLO UNICO DELL'ERP


Accordo tra Acer Rimini ed Enel Energia per la riduzione del 3% della tariffa sulle parti comuni dei condomini.



Intervista all'Assessore alla Politiche Abitative del Comune di Rimini Vittorio Buldrini Assessore Buldrini, la convenzione di servizio con Acer per la gestione del patrimonio ERP rappresenta un momento di rilancio complessivo della collaborazione tra i due enti? La collaborazione tra Comune e ACER non è mai stata in dubbio. Subito dopo l'approvazione della Legge Regionale 24 sulle Politiche Abitative il Comune ha sottoscritto un accordo politico con ACER dove dichiarava che intendeva avere ACER come Ente gestionale del patrimonio abitativo che per effetto di quella diverrà di proprietà comunale. Problematiche come l'ERP e l'emergenza abitativa in genere devono essere di esclusiva competenza di enti pubblici dato che enti privati non garantirebbero le finalità sociali che questo servizio ha e che deve continuare ad avere. Quali sono le priorità d'intervento nell'ambito dell'accordo? La firma della nuova Convenzione tra ACER e Comune per la gestione degli alloggi rappresenta un'ottimizzazione del servizio alla cittadinanza. Soprattutto con la creazione dello Sportello Unico ERP: un solo luogo per tutte le problematiche abitative dei riminesi. L'interazione diretta tra ACER e Comune permetterà ai due Enti di adottare strategie più appropriate e rispondenti al reale bisogno per fronteggiare l'emergenza abitativa a Rimini. Lo Sportello, in cui lavoreranno assieme personale di Acer e dell'Ufficio Casa del Comune di Rimini, sarà ubicato nella nuova sede Acer in Via Novelli che sarà inaugurata nei primi mesi del 2006. Altra priorità è quella di rendere più efficiente il sistema di organizzazione degli alloggi: la nuova convenzione specifica meglio compiti e obblighi di Comune, ACER e degli assegnatari per manutenzioni più rapide ed efficaci. Viene infine confermata la collaborazione tra ACER e Unità Operativa d'area del Comune sull'ERP, per la progettazione di nuovi alloggi, collaborazione che ha prodotto eccellenti risultati per qualità e tempistica. Il Suo Assessorato ha presentato al Tavolo di Concertazione Provinciale alcune proposte di modifica del Regolamento per l'accesso all'ERP a Rimini. Quali sono le principali modifiche richieste? La principale richiesta di modifica al Regolamento riguarda l'attribuzione di punteggio per i nuclei con "condizioni particolarmente svantaggiate". Abbiamo constatato come l'attribuzione fino a 15.000 punti per questi casi divenga determinante per definire i primi posti della graduatoria (in cui il massimo del punteggio è 60.000). Questo punteggio è stato finora assegnato dall'Assessorato alle Politiche Sociali o dall'Ausl tramite una semplice relazione redatta da un'assistente sociale: una modalità mai concertata con l'Ufficio Casa del Comune di Rimini, organo competente in materia. Un modo di agire che porta ad una frammentazione decisionale poco trasparente e passibile di critiche da parte dei nuclei in graduatoria che non godono di quella particolare situazione. Da questo la mia proposta di abolire il punteggio per condizioni particolarmente svantaggiate e attivare un confronto con AUsl e Assessorato alle Politiche Sociali per una soluzione più condivisa ed equa. L'emergenza abitativa oggi coinvolge una fascia di popolazione ben più vasta rispetto a 5/10 anni fa e il Comune ha il dovere di cercare di rispondere sia alle fasce storiche di disagio come alle nuove povertà. Sempre per rendere il regolamento più trasparente ed equo sono state proposte modifiche di aggiustamento nell'attribuzione di punteggi causa sfratti esecutivi, insalubrità, antigienicità dell'alloggio e onerosità del canone di locazione. Recentemente il Comune di Rimini ha dedicato al problema casa un Consiglio Comunale. Con quali esiti? Quali sono le iniziative dell'Amministrazione Comunale per fronteggiare il disagio abitativo? Il Consiglio Comunale aperto sulla casa ha analizzato e verificato come l'emergenza degli alloggi in affitto sia esponenziale nel nostro Comune. Dal 2001 ad oggi sono aumentate quasi del 100% sia le domande di accesso all'ERP (900 del 2001, 1700 oggi) sia delle domande per il Fondo Sociale Affitto, strumento di sostegno economico che sta subendo continui tagli nelle finanziarie dell'attuale Governo. Inoltre la morosità è al 70 % la causa di sfratto a Rimini, dove nel 1995 era meno del 30%. Il Comune di Rimini in questa legislatura ha dato forte rilancio all'edilizia residenziale pubblica in locazione e finanziato, con più di 21 milioni di euro di sola quota comunale, l'edificazione di oltre 400 nuovi alloggi, dimostrando una sensibilità sociale che supplisce alla totale assenza di politiche nazionali dell'attuale Governo sul problema casa. Il Governo Berlusconi non solo non ha finanziato neppure un nuovo alloggio in quattro anni di legislatura ma ha svenduto il patrimonio ERP per cercare di tamponare le falle aperte nei conti pubblici dalla gestione dell'economia del Ministro Tremonti. Misure che hanno aumentato il numero degli sfrattati e scaricato l'intero problema sulle Amministrazioni Comunali. Per cercare di fronteggiare i tagli nazionali al Fondo Sociale Affitti, il Comune ha inoltre stanziato, nel Bilancio 2005, 400 mila euro per un Fondo Comunale aggiuntivo di sostegno economico all'affitto per fare in modo che molti dei nuclei familiari che hanno fatto domanda per il FSA paghino un canone che non superi il 30% del reddito familiare netto. Si intende attuare a Rimini uno stato sociale diffuso sensibile alle nuove povertà, concetto affermato con forza dall'Amministrazione Comunale nel recente Consiglio Comunale. In quell'occasione è stato anche approvato un O.d.G. fortemente critico nei confronti della L. 431/98 che ha liberalizzato il mercato degli affitti abolendo l'equo-canone. Ritengo sia una legge da modificare radicalmente in caso di un auspicabile nuovo governo di centro-sinistra. E' stata infine ribadita la necessità di una maggiore responsabilità sociale dei privati, come le cooperative edificatrici, sull'emergenza abitativa con progetti che prevedano una consistente quota di alloggi in locazione. Oggi per molti l'acquisto della casa è quasi un miraggio. Andrebbe quindi prevista, in accordo con i privati, la possibilità per questi cittadini di usufruire di alloggi a canone accessibile per un lasso di tempo, almeno decennale, che permetta loro di risparmiare i soldi sufficienti ad acquistare la prima casa. L'impegno dell'attuale maggioranza su questi temi verrà garantito anche in futuro, in caso di riconferma, ma le aziende edificatrici e i proprietari di alloggi devono fare la loro parte per cercare di risolvere il problema casa a Rimini.

Numero 4, 8° edizione - anno 2005