4. UNA PIÙ EQUA REGOLAMENTAZIONE DELLE DIFFERENZE TRA REDDITI, ALLOGGI E AFFITTI


"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"



Assessore Grelli: il Tavolo di Concertazione Provinciale, da Lei presieduto, ha approvato l'Intesa sulla determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Qual è stato l'iter seguito? "Nella seduta dello scorso 30 luglio il Tavolo di Concertazione Provinciale permanente per le Politiche Abitative ha licenziato, all'unanimità dei presenti, il testo dell'Intesa per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi E.R.P, sulla base delle disposizioni dettate dal Consiglio Regionale con delibera n. 485/03 che ha apportato modifiche alla delibera 395/02 che aveva fissato i criteri generali. La delibera del 2002 prevedeva che un Gruppo Tecnico regionale valutasse l'applicazione sperimentale dei criteri e ne predisponesse un'eventuale modifica con decorrenza dal 1° luglio 2003. Dalle simulazioni effettuate dalle Acer su base regionale nel 2002 è scaturita la necessità di apportare alcune variazioni ai criteri per una più equa regolamentazione delle differenze tra il reddito posseduto e il canone da corrispondere. Variazioni che consistono in una maggiore flessibilità dei parametri (per i Comuni riminesi che fanno parte del programma europeo per lo sviluppo di aree con difficoltà strutturali Obiettivo 2); nell'aumento per la fascia di protezione del limite di reddito ISEE (rapportandolo al reddito di un nucleo che fruisce di due pensioni minime); nell'ampliamento, nella fascia di protezione e nell'area dell'accesso e della permanenza, del "range" di alcuni parametri; nello slittamento della decorrenza dei nuovi canoni al 1° ottobre 2003". A livello provinciale, come si è giunti all'Intesa? "La proposta dell'Intesa di determinazione dei nuovi canoni, e la loro decorrenza, è stata il frutto del lavoro scaturito dalle simulazioni effettuate su base provinciale dal Gruppo Tecnico, istituito all'interno del Tavolo di Concertazione, a cui hanno partecipato i funzionari provinciali, comunali e dell'ACER, e del confronto con le Organizzazioni sindacali e di categoria che ha preceduto la riunione conclusiva del Tavolo di Concertazione". Da dove nasce l'esigenza politica di un incremento annuo dei canoni del 20% su base provinciale? "Dato atto che questa è una decisone politica, presa a livello regionale, a mio parere l'incremento non è dato tanto dai costi di gestione quanto dall'esigenza di garantire risorse adeguate per conservare in buono stato attraverso maggiori manutenzioni il patrimonio abitativo e in prospettiva di aumentarlo con nuove costruzioni. L'Edilizia Residenziale Pubblica deve garantire il proprio autofinanziamento, altrimenti il patrimonio si degrada irrimediabilmente. Infatti questi costi difficilmente possono essere coperti dai bilanci dei Comuni, oggi proprietari dell'E.R.P". Quando l'Intesa varata dal Tavolo di Concertazione sarà operativa? "Ora spetta ai singoli Comuni recepirla con proprio atto di Giunta e renderla operativa dal 1° ottobre 2003". Quale ruolo svolge il Tavolo presieduto dalla Provincia nell'ambito della definizione delle politiche abitative sul territorio? "Principalmente di integrazione e armonizzazione delle politiche, per evitare che ci siano differenziazioni di trattamento e di tariffe tra Comune e Comune. I problemi e le difficoltà da affrontare sono tanti. Oggi nell'Edilizia Residenziale Pubblica occorre superare la logica assistenziale indifferenziata. Giusta è la strada intrapresa sia per le assegnazioni degli alloggi che per la determinazione dei canoni che tiene sempre di più in conto sia il reddito che le particolarità soggettive degli assegnatari e le caratteristiche dell'alloggio". In questo panorama come si sta sviluppando il rapporto con l'Acer? "L'ACER sta svolgendo un buon lavoro ed è un componente importante del Tavolo di Concertazione. Oggi l'Acer è l'ente che gestisce il patrimonio Erp dei Comuni su tutto il territorio provinciale. L'Azienda, di proprietà pubblica (Provincia e 20 Comuni), sta sviluppando delle competenze specifiche e un rapporto con i suoi proprietari che a mio parere è utile, nell'interesse delle comunità, far crescere e consolidare".

Numero 4, 6° edizione - anno 2003