5. PERCHÈ I NUOVI CANONI DI LOCAZIONE E.R.P.
"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"
La Legge Regionale impone ai Comuni di investire tutti i proventi degli affitti in piani di miglioramento del patrimonio Erp, nel suo recupero e sviluppo La Legge Regionale che nel 2001 ha riformato l'Edilizia Residenziale Pubblica in Emilia Romagna ha introdotto nuovi criteri per la determinazione del canone di locazione degli alloggi stabilendo che gli affitti vadano commisurati sia al reddito ISE/ISEE del nucleo dell'assegnatario sia al valore oggettivo dell'immobile. Ulteriori precisazioni sui criteri da adottare sono giunte con una delibera regionale del 2002 sulla base dei quali l'Acer provinciale ha realizzato alcune simulazioni sui nuovi canoni che sono state discusse dal Tavolo di Concertazione Provinciale e poi sottoposte all'esame della Regione. A seguito di ulteriori confronti con i Comuni, le Acer e le Organizzazioni Sindacali, nel maggio di quest'anno la Regione ha deliberato un ulteriore aggiornamento dei criteri sulla base dei quali il 30 luglio scorso, nell'ambito del Tavolo di Concertazione presieduto dalla Provincia di Rimini, l'Acer provinciale, le Organizzazioni Sindacali e le Amministrazioni Comunali hanno approvato l'intesa sulla determinazione dei nuovi canoni che i singoli Comuni recepiranno in vista dell'entrata in vigore fissata al 1° ottobre 2003. La deliberazione regionale n° 485 del 28/05/2003 ha stabilito che il monte canoni, nella prima fase di applicazione, ha l'obiettivo di raggiungere, a livello provinciale, un aumento del gettito delle entrate del 20% rispetto alle entrate attuali, sempre per ambito provinciale. Perché cambiano i canoni? Dagli anni '80 ad oggi gli affitti sono rimasti sostanzialmente invariati con alcuni aggiustamenti derivanti esclusivamente dalle variazioni reddituali dei nuclei. La Legge Regionale e le successive delibere sono conseguenza di un preciso orientamento emerso a livello nazionale: i fondi statali a favore dell'Erp si stanno rapidamente esaurendo e d'ora in poi il settore dovrà progressivamente autofinanziarsi per potersi mantenere e sviluppare. Dalla recente indagine sul gradimento dell'utenza commissionata dall'Acer, dalla quale è emersa una generalizzata ed elevata soddisfazione sui servizi forniti (84,3%), conservazione e manutenzione degli alloggi sono stati posti dall'utenza tra gli elementi a cui prestare maggiore attenzione. Tutto ciò nonostante l'impegno profuso in questi anni dall'Azienda su questo fronte. Dal 1998 al 2002 l'Acer provinciale ha infatti compiuto oltre 4500 interventi di pronto intervento e manutenzione ordinaria per un costo complessivo di 2 milioni 849 mila 602 Euro e interventi di manutenzione straordinaria programmata per 1 milione 350 mila Euro. La criticità del settore è dovuta all'insufficienza delle risorse a disposizione dell'Acer quale ente strumentale di gestione del patrimonio Erp. Risorse che, in assenza di altre forme di finanziamento, dovranno giungere dai canoni di locazione attraverso i quali si potranno garantire condizioni di vivibilità e comfort a tutti gli alloggi. La Legge Regionale infatti impone ai Comuni di investire tutti i proventi da canoni di locazione nell'Erp con priorità ai piani di miglioramento del patrimonio Erp, al suo recupero e sviluppo (manutenzione e adeguamento tecnologico). L'applicazione dei nuovi canoni nella provincia di Rimini nel suo complesso non farà salire di molto l'esborso degli utenti. In base alle nuove disposizioni il 62,82% dei nuclei rientra nella cosiddetta Fascia di Protezione, quella con i canoni più bassi, di molto al di sopra della media regionale degli affitti al minimo che è risultata del 46,5%.
Numero 5, 6° edizione - anno 2003