6. LE FASCE, LE AREE E IL CALCOLO DEI NUOVI CANONI


"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"



Come previsto dalla Regione i nuovi canoni non dipendono solamente dal reddito ma anche dall'alloggio stesso (tranne che per la Fascia di Protezione). Gli indicatori del reddito a cui fare riferimento sono il reddito ISE, sulla situazione economica complessiva, e il reddito ISEE che valuta anche complessità e caratteristiche del nucleo (famiglie numerose, handicap, anziani). In base al reddito ISE e ISEE il nucleo viene inserito in una delle fasce/aree previste dalla Legge Regionale approfondite di seguito. Oltre agli elementi soggettivi (reddito) incidono sulla determinazione dei nuovi canoni anche elementi oggettivi riguardanti l'alloggio. I principali sono definiti da due coefficienti: Alfa e Beta. Il coefficiente Alfa è di tipo territoriale e dipende dalla zona in cui si trova l'alloggio (agricola, periferia, centro storico ecc) e alla popolazione del Comune di appartenenza. A seconda della zona in cui è ubicato l'alloggio il coefficiente varia da 0,70 a 1,20 in base a localizzazione e popolazione. Per i Comuni di Mondaino, Montegridolfo, Saludecio e Torriana, che partecipano a programmi europei di sviluppo territoriale, il coefficiente è stabilito a 0,70. Il coefficiente Beta riguarda invece le caratteristiche oggettive dell'alloggio. Per ognuno varia da 0,80 a 1,20 in base alla categoria catastale dell'appartamento, all'anno di costruzione, al piano in cui si trova, alla presenza o meno di riscaldamento autonomo, ascensore, garage, balconi e terrazze, cantina, soffitta, area verde condominiale (elementi previsti dagli accordi territoriali). Incide infine anche la superficie convenzionale dell'alloggio calcolata in base alla legge 392/1978. LA FASCIA DI PROTEZIONE E' la fascia prevista per gli assegnatari meno abbienti. Vi rientrano i nuclei con reddito ISE inferiore a 30mila Euro e il reddito ISEE inferiore o uguale a 7mila 500 Euro (fascia ampliata rispetto ai 7mila Euro previsti inizialmente). Per la Fascia di Protezione il canone è fissato in una percentuale sul reddito, dal 6 al 12%, senza incidenza di altri elementi oggettivi. Per graduarne l'applicazione, all'interno di questa fascia sono state create 16 sottofasce con una differenza di reddito di 500 euro l'una. E' previsto un canone minimo di 30 Euro mensili per coloro che non percepiscono alcun reddito. Per questi casi il Comune ha la facoltà di esonerare i nuclei familiari bisognosi dal pagamento anche del canone minimo di 30 Euro. Rientrano nella Fascia di Protezione 1083 nuclei, il 62,82% del totale. L'AREA DELL'ACCESSO Rientrano in quest'area gli assegnatari con reddito ISE inferiore a 30mila Euro e reddito ISEE compreso tra 7mila 500 e 15mila Euro. Il canone è calcolato in base al reddito, ai coefficienti Alfa e Beta e alla superficie convenzionale dell'alloggio e non può essere superiore al 12/16% del reddito ISE. Per questo motivo sono state create 15 sottofasce di reddito con una differenza di 500 Euro ciascuna. Nelle prime sottofasce l'incidenza del canone sul reddito è del 12/13% mentre in quelle di valore più elevato è del 15/16%. Appartengono all'Area dell'Accesso 444 nuclei, il 25,75% del totale. L'AREA DELLA PERMANENZA Ne fanno parte gli assegnatari con reddito ISE inferiore o uguale a 45mila Euro e reddito ISEE compreso tra 15mila e 30mila Euro. Il canone è calcolato in base a reddito, coefficienti Alfa e Beta e superficie convenzionale dell'alloggio e non può essere superiore al 12/18% del reddito ISE. Per questo motivo sono state create 10 sottofasce di reddito, con una differenza di 2000 Euro ciascuna, con un'incidenza del canone sul reddito che però varia progressivamente solo dal 12 al 14%, quindi al di sotto dei limiti consentiti dalla normativa con un evidente risparmio per gli utenti. Rientrano nell'Area della Permanenza 154 nuclei, l'8,93 del totale. GLI INADEMPIENTI Sono gli assegnatari che non presentano la documentazione sui redditi o la presentano ma parziale o inattendibile. Fino al momento in cui la posizione non viene regolarizzata l'inadempiente deve corrispondere un canone oggettivo che dipende dai coefficienti Alfa e Beta e dalla superficie convenzionale dell'alloggio, senza alcun limite di incidenza sul reddito in quanto sconosciuto. La regolarizzazione può avvenire in qualsiasi momento e l'applicazione del relativo canone di appartenenza entrerà in vigore già dal mese successivo a quello di consegna della documentazione e non, come avveniva in precedenza, nel semestre successivo. In questo momento rientrano tra gli inadempienti 20 nuclei familiari. L'AREA DELLA DECADENZA Rientrano tutti gli occupanti che non hanno titolo all'assegnazione dell'alloggio e gli assegnatari con un reddito ISE superiore a 45mila Euro e un reddito ISEE superiore a 30mila Euro. Chi è decaduto per motivi di reddito e rientra nell'arco di 1 anno dall'accertamento nei limiti previsti per la permanenza può richiedere al Comune la revoca della decadenza. Per il periodo che intercorre tra l'accertamento e l'emanazione del provvedimento comunale di decadenza viene applicato il canone previsto per la relativa fascia dell'Area della Permanenza. Dal provvedimento di decadenza in poi il canone di locazione viene calcolato solo in base ad elementi oggettivi (coefficienti Alfa e Beta e superficie convenzionale) con una maggiorazione del 50%. Il canone minimo per i decaduti è di 516 Euro mensili. Se dopo sei mesi dal provvedimento l'occupante non lascia l'alloggio verrà applicata una ulteriore maggiorazione del canone di 150 euro mensili. Dalle attuali rilevazioni risultano in quest'area 23 nuclei familiari.

Numero 6, 6° edizione - anno 2003