5. QUANTI RICORDI ATTORNO A QUEL CORTILE
"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"
Oltre 100 nuclei familiari meno di 10.000 metri quadrati. Una piccola città nella città. Il Quartiere via Pascoli-via Giuliano da Rimini è nato e cresciuto assieme a molti degli assegnatari che ci vivevano fino a qualche mese fa e che ora seguono con estremo interesse i lavori di ricostruzione delle palazzine. "Ogni condominio era come una grande famiglia - ricordano i coniugi Silvano Volanti e Rossana Ortolani ora trasferiti temporaneamente in un appartamento a Rivazzurra - Ci si conosceva tutti e ci si aiutava, specialmente noi più giovani nei confronti dei vicini più anziani. E si organizzavano anche cene e feste tutti insieme all'aperto". Indubbiamente il passare del tempo si era fatto sentire sulla struttura, realizzata nel secondo dopoguerra con materiali di recupero del conflitto bellico. "Per riuscire ad appendere un quadro abbiamo dovuto praticamente rifare tutta la parete perché quella originaria non avrebbe retto nemmeno un chiodo" racconta il signor Volanti, in via Pascoli dal 1956. Diversi assegnatari erano intervenuti a spese proprie per ammodernare e rendere più confacente alle proprie esigenze l'alloggio assegnato. "Assieme a mio marito avevamo rinnovato completamente il bagno" ricorda la signora Cesarina Cecchetti, in via Giuliano da Rimini dal 1955, che attualmente risiede in un appartamento a Miramare. Un affetto molto forte lega gli assegnatari al "loro" quartiere. Non tutti ce l'hanno fatta a vincere l'emozione e a presenziare all'avvio dei lavori con l'abbattimento della prima palazzina. "Mio marito lavorava mentre io non ci sono andata per scelta - confessa la signora Ortolani - non me la sono sentita di vedere un pezzo della vita di tante persone andare giù da un momento all'altro. Però adesso passo ogni tanto di lì, a vedere come vanno le cose e a trovare i gatti che avevamo "adottato". Altri invece si sono fatti forza e hanno risposto in maniera affermativa all'invito dell'Acer a partecipare in prima persona ad un momento atteso da tanto tempo. "Conosco quel quartiere da sempre - dice Anna Maria Cicchetti, residente in una delle palazzine di via Pascoli e ora trasferita temporaneamente a Rivazzurra - La mia nonna paterna ci ha vissuto dal 1947 mentre io sono subentrata negli ultimi 7 anni. Ero presente alla demolizione. E' stato un momento emozionante". Ora tutti attendono di vedere crescere il nuovo Quartiere con il verde e tutti i servizi che fino a questo momento il comparto non aveva. Tutti aspettano di poter tornare dove hanno sempre vissuto e le aspettative non mancano. "Speriamo che ci siano anche i terrazzi" chiede la famiglia Volanti - Ortolani. "A me piacerebbe tornare ad avere i vicini che avevo prima, chissà se sarà possibile…." azzarda la signora Cecchetti. E' intenzione dell'Acer fare in modo che gli assegnatari continuino ad essere coinvolti nella rinascita del Quartiere. Per non perdere i contatti con i vicini di casa e gli amici del condominio sono in fase di programmazione alcuni incontri periodici. Il prossimo è fissato per l'autunno quando gli assegnatari saranno invitati a partecipare alla cerimonia di posa della prima pietra del "nuovo" Quartiere.
Numero 5, 5° edizione - anno 2002