14. "OLTRE LA PRIMA ACCOGLIENZA, PERCORSI DI NORMALIZZAZIONE"
"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"
Quattro domande a Stefano Vitali, Assessore ai Servizi Sociali e alla Casa del Comune di Rimini All'anagrafe di Rimini sono iscritti più della metà degli stranieri dell'intera provincia. Presenze in crescita, spesso senza mezzi economici adeguati a fare fronte alle richieste del libero mercato. Nel maggio scorso è stata sgomberata una villa a Viserba, in via Sacramora, all'interno della quale, a fronte di un contratto d'affitto intestato a 11 senegalesi, le forze dell'ordine ne hanno trovati 70. - Qual è stata la motivazione dello sgombero di Viserba? Si è trattato di un normale sfratto per scadenza del contratto. Come Assessorato ai Servizi Sociali e alla Casa ci siamo attivati per verificare con i presenti nell'immobile la possibilità di soluzioni alternative. A patto che anche loro si impegnassero per questo. - Quali soluzioni per le persone sgomberate? Sono state trovate soluzioni per 35 persone, quelle presenti a febbraio 2000. In 18 hanno trovato, con il supporto di Comune, Sindacati e Associazioni di senegalesi, un casolare in affitto a Cerasolo. Gli altri 17 sono invece in un meublé a Rimini. In entrambi i casi noi contribuiamo all'affitto mensile. - Qual è l'orientamento generale del suo Assessorato rispetto al tema dell'immigrazione legato alla casa? Sono fondamentali i centri di prima accoglienza. Evitando però che diventino residenze stabili. Dopo sei mesi si devono trovare percorsi di normalizzazione. Se hanno un lavoro e una vita regolare, per noi residenti stranieri e italiani sono uguali. Le soluzioni possono essere diversificate: dal fondo per gli affitti alle 400 abitazioni a canone calmierato da realizzare con lo Iacp e che verranno in parte destinate agli stranieri. - Quali sono gli interventi più urgenti e quelli in programma nel medio termine? Abbiamo chiesto finanziamenti per due nuovi centri di prima accoglienza. Inoltre per settembre attendiamo una risposta sul progetto dell'associazione Sunu-Ker, da noi presentato alla Regione per il finanziamento, che prevede l'acquisto di alloggi da parte dell'associazione di senegalesi che si occuperà di affittarle ai connazionali.
Numero 14, 3° edizione - anno 2000