1. OLTRE 1300 FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ CON L'AFFITTO


"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"



Più della metà risiedono a Rimini che, da sola, ha richiesto alla Regione "Buoni affitto" per quasi 3 miliardi. L'affitto si conferma come una delle nuove frontiere del disagio abitativo riminese. A fornire la dimensione del fenomeno sul territorio provinciale sono le richieste presentate dalle famiglie al Fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione, istituito dalla Regione al posto del Fondo sociale per l'affitto. Le domande, presentate dai cittadini ai Comuni di residenza, sono state complessivamente 1346 (dai Comuni di Torriana e Verucchio non sono pervenuti i relativi dati). Di queste solo 140 sono state giudicate non idonee e quindi escluse. Da notare che, per legge, si tratta di nuclei non assegnatari di case popolari. La maggior parte delle domande presentate ai Comuni rientra nella fascia A (937 richieste, il 69% del totale), quella con i redditi più bassi. La situazione di Rimini Rimini si conferma ancora una volta la realtà provinciale dalla tensione abitativa più elevata. Le famiglie di Rimini in affitto sono oggi circa 11.000. Delle 1346 domande complessive per i buoni affitto 807 (il 59%) sono state presentate nel capoluogo. Una crescita molto consistente, tenuto conto che nel 1999 erano state presentate solo 313 richieste. Delle 807 domande ne sono state escluse 93 perché senza requisiti. Se la Regione accetterà tutte le 714 domande restanti dovrà contribuire, assieme al Comune, per una cifra complessiva di 2.977.863.024 lire. In base alle elaborazioni statistiche dell'Assessorato ai Servizi Sociali, delle 807 famiglie che hanno richiesto l'integrazione del reddito per pagare l'affitto solo il 18% (145) possiede beni mobili e solo il 4% (32) beni immobili. Dei 543 casi in fascia A ben 60 hanno denunciato redditi nulli e, di questi ultimi, 14 nuclei pagano un affitto superiore alle 800 mila lire mensili. Mentre il 90% (106) dei nuclei in fascia B paga dalle 500.000 a 1.100.000 lire al mese. Delle 807 famiglie richiedenti solo il 20% (230) ha più di un reddito; 177 (29%) hanno componenti con più di 65 anni; 130 (17%) presentano situazioni di handicap e 90 (11%) sono di origine straniera, soprattutto albanesi e magrebine. Tra i richiedenti i coniugati sono la maggioranza (57%), numerosi anche i single (19%) e i vedovi (16%).

Numero 1, 3° edizione - anno 2000