6. CASA: FINANZIAMENTI REGIONALI PER LE FASCE DEBOLI


"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"



Le nuove direttive al centro di un incontro con l'assessore Sandri organizzato dallo Iacp di Rimini. Disponibili in Emilia Romagna 200 miliardi per progetti comunali a sostegno degli affitti e per la costruzione di nuovi alloggi pubblici. Duecento miliardi per combattere il disagio abitativo. E' la cifra che la Regione Emilia Romagna ha intenzione di mettere in campo nel 2000 per le politiche abitative sul proprio territorio. Risorse che andranno principalmente a sostegno delle famiglie che non riescono a pagare l'affitto della propria abitazione, per la costruzione di alloggi in affitto permanente o a termine, per la realizzazione di appartamenti di edilizia sovvenzionata e la riqualificazione di aree abbandonate. Ma, per la prima volta, i contributi non verranno erogati né in percentuale né a pioggia ma sulla base di specifici programmi presentati dai Comuni, che dovranno intervenire anche con proprie risorse. Le linee d'intervento regionali sono state al centro di un incontro con l'Assessore emiliano romagnolo alle Politiche Abitative Alfredo Sandri, organizzato dallo Iacp di Rimini lunedì 24 gennaio scorso presso la sala consiliare della Provincia. Presieduto dal Presidente della Provincia Ferdinando Fabbri, l'incontro ha messo a confronto le proposte regionali con gli amministratori pubblici e le organizzazioni sociali ed economiche riminesi. Queste, in sintesi, le direttive regionali. Nel caso di progetti comunali per l'incremento degli alloggi in edilizia sovvenzionata, piani di recupero e manutenzioni straordinarie, la Regione coprirà il 70% dei costi mentre i Comuni dovranno impegnarsi nell'intervento per il restante 30%. Da quest'anno verranno poi estesi a tutto il territorio regionale i "buoni affitto". Il relativo Fondo sociale per l'affitto a disposizione delle famiglie riminesi in difficoltà, calcolato in base alla popolazione residente, viene stimato in circa 3/3,5 miliardi di lire (un migliaio di famiglie in tutta la provincia) per quanto riguarda lo stanziamento di Stato e Regione. Al Fondo i Comuni partecipano con il 15% di risorse proprie e gli Iacp con il 5% dei canoni Erp. Inoltre la Regione finanzierà, fino al 50%, i progetti che le imprese private presenteranno per la costruzione di appartamenti da destinare all'affitto permanente o a termine. "E' previsto anche l'utilizzo dei buoni casa per quei casi in cui le ditte costruttrici siano fallite e le famiglie si trovino a dover pagare l'abitazione due volte - ha assicurato Sandri - e per le giovani coppie con redditi medio-bassi. In più saranno stanziati 40 miliardi per i programmi comunali di risanamento edilizio delle aree dismesse che comprendano anche l'installazione di sistemi di controllo elettronico per garantirne la sicurezza". La parola passa ora ai Comuni che da quest'anno diventano il vero centro dell'autonomia regionale per quanto riguarda le politiche abitative. Senza progetti e impegni concreti i soldi non arriveranno. In questa fase lo Iacp di Rimini assumerà, assieme alla Provincia, un ruolo di coordinamento delle proposte d'intervento da presentare alla Regione. "Ci candideremo al finanziamento regionale con programmi e progetti precisi. - ha concluso il Presidente dello Iacp di Rimini Franco Carboni al termine dell'incontro -Anche i Comuni però devono impegnarsi, più di quanto hanno fatto nel recente passato, per integrare i canoni di affitto, recuperare e costruire nuovi alloggi".

Numero 6, 3° edizione - anno 2000