6. CAMBIA LA SOCIETÀ, CAMBIANO ANCHE LE POLITICHE ABITATIVE?


"L'UNICA STRADA PERCORRIBILE È UNA NUOVA POLITICA ABITATIVA"



Studi, interventi e proposte sulla politica sociale per la casa al centro della conferenza promossa da Iacp e Comune di Rimini il 13 ottobre scorso. Riprendere il discorso sulla riforma regionale, capire quale sarà il destino degli Iacp dell'Emilia Romagna e presentare proposte concrete d'intervento per risolvere il problema della casa a Rimini. Su queste linee-guida si è mossa la conferenza "La società che cambia - la politica sociale per la casa e le nuove politiche abitative", organizzata da Iacp e Comune di Rimini venerdì 13 ottobre scorso alla Sala degli Archi di piazza Cavour, a Rimini. Il problema della casa si sta facendo sempre più pressante e diffuso su tutto il territorio provinciale, in particolare nel capoluogo. La conferenza è stata presentata dalle relazioni introduttive dell'Assessore ai Servizi Sociali di Rimini Stefano Vitali (sintetizzato nel riquadro) e del Presidente dello Iacp Franco Carboni (al centro dell'intervista in prima pagina). Interventi e proposte della giornata di approfondimento hanno fatto tutti perno sui dati riminesi del quinto rapporto dell'Osservatorio degli scenari abitativi regionali. Il rapporto, commissionato ogni anno dagli Iacp regionali e dalla Regione, è stato presentato dalla Quasco, l'azienda che ne ha condotto la realizzazione. I dati riferiti al 1999 indicano prima di tutto una crescita nel costo delle abitazioni. Il prezzo medio nella città di Rimini è risultato di 2.749.000 lire (+ 13,3%, l'impennata maggiore tra tutti i capoluoghi di provincia emiliano romagnoli). Le abitazioni nuove sono passate da 3,1 a 3,4 milioni al mq, quelle usate da 2,5 a 2,8 milioni al mq mentre quelle da ristrutturare da 1,6 a 1,9 milioni al mq (+ 20%). L'anno scorso le case nuove sono state vendute in circa 4 mesi, mentre nelle zone della prima periferia e della provincia sono andate a ruba in meno di 3 mesi. Rimane stazionario il numero dei contratti di affitto che però hanno fatto registrare un aumento dei canoni mensili medi per gli appartamenti con superficie compresa tra 60 e 100 mq (+ 24-25%). Notizie buone e cattive allo stesso tempo anche sul fronte della morosità e degli sfratti. Il dato annuale indica gli sfratti in lieve diminuzione. Nel 1999 infatti le convalide sono diminuite dell'11,7%, le richieste di esecuzione sono calate del 23% e gli sfratti eseguiti del 13,8%. Ma i numeri complessivi riferiti agli sfratti nella provincia di Rimini continuano ad essere elevati. Per esempio, solo nell'ultimo semestre dell'anno scorso è stata richiesta l'esecuzione di ben 383 sfratti. Sono dati che pongono Rimini al quarto posto in Emilia Romagna, dopo Bologna, Reggio Emilia e Modena. Quindi sono il segnale che la tensione abitativa riminese è pari a quella delle grandi aree metropolitane dell'Emilia Romagna che godono di maggiori risorse e potenzialità d'intervento. A fronte dell'aumento di richieste di abitazioni però, nel 1999, sono diminuite le nuove edificazioni, gli ampliamenti e le ristrutturazioni. La pressione abitativa si sta infine allargando all'intera provincia, cintura urbana e della prima periferia del capoluogo, dove è stato registrato un forte sviluppo degli interventi edilizi con aumento dei canoni di locazione generalizzato e concentrazione della maggior parte delle compravendite e delle nuove costruzioni.

Numero 6, 3° edizione - anno 2000